Valutazione nutrizionale:
-analisi su unifeed con metodica chimica e NIR per verifica congruità fabbisogni/razione
-analisi su mix materie prime aziendali/commerciali con metodica chimica e NIR per verifica congruità fabbisogni/razione
-analisi su alimenti zootecnici per congruenza dato reale su dato stimato
-analisi su fieni commerciali per congruenza con quanto concordato con rivenditore (PG e NDF).
-analisi fieni ricerca potassio per valutazione possibili rischi CHETOSI /collasso puerperale.
Individuazione cause alimentari di ipofertilità ed inappetenza:
-analisi su fermentati (fasciati/insilati) per valutazione rapporto Azoto ammoniacale su Azoto totale
-analisi su alimenti zootecnici per valutazione rapporto presenza nitrati e riflessi sulla fertilità
-analisi su alimenti zootecnici per valutazione presenza agenti responsabili di ipofertilità (zearalenone), inappetenza (fumonisima), mortalità (tricoteceni e Clostridi).
-analisi su latte per valutazione Urea e Lattosio ai fini dell’eccesso proteico (ipofertilità) e congruità del rapporto Lattosio/giorni lattazione medi
-analisi su latte per valutazione rapporto grasso e proteina per valutazione rischio acidosi
-analisi acqua per ricerca nitrati/Azoto ammoniacale e riflessi sulla fertilità
Mantenimento della conformità del latte:
-analisi latte per conteggio cellule somatiche su massa conferita o per singolo animale
-analisi latte per conteggio carica batterica su massa conferita nei diversi punti impianto refrigerante e mungitura per individuazione cause impiantistiche
-analisi su detergenti per valutare concentrazione del cloro totale rispetto al dichiarato e alla funzionalità minima del detergente
-analisi latte valutazione Stafiloccocchi coagulasi positivi (S.aureus) su campione di massa e su singolo animale per prevenzione mastiti infettive e/o conformità latte destinato a caseificazione a latte crudo, in accordo con Med. Veterinario aziendale.
-analisi alimenti zootecnici individuazione causa inquinamento da aflatossina B1 dell’alimento e della aflatossina M1 del latte.
Controllo patologie con riflessi sulla fertilità:
-analisi BDV/IBR/Neospora su latte di massa e su singoli animali in accordo e collaborazione con il Med. Veterinario Aziendale
-altre analisi individuali (Chlamydia, Schallenberg) in accordo con il Med. Veterinario Aziendale
Monitoraggio microrganismi con riflessi sulla fertilità:
-analisi BDV/IBR/Neospora su latte di massa e su singoli animali in accordo e collaborazione con il Med. Veterinario Aziendale
-altre analisi individuali (Chlamydia, Schallenberg) in accordo con il Med. Veterinario Aziendale
Monitoraggio microrganismi con riflessi sulla mastite:
-analisi latte valutazione Streptococco coagulasi positivo (S.aureus) su campione di massa e su singolo animale per prevenzione mastiti infettive in accordo e collaborazione con il Med. Veterinario aziendale
-analisi latte valutazione microrganismi ambientali (Pesudomonas/S.uberis/Prototeca/E.coli…) ed infettivi (Streptococchi gruppo B—AGALATIE; Streptococchi gruppo C—dysgalatiae; Actinomices piogenes ecc) in accordo e collaborazione con il Med. Veterinario aziendale
- California mastitis test e altri test simili sono molto utili per identificare il latte anormale anche quando non vi siano sintomi di mastite clinica. Il reagente del test reagisce con le cellule somatiche presenti nel latte per formare un gel. Alla reazione viene attribuito un punteggio in base alla quantità di gel formatosi.
Analisi materie prime, siero, acqua, miscele finite, liquami, terreni, etc. al fine del controllo:
- del contenuto dei nutrienti in corrispondenza ai fabbisogni per categoria di animali per specie, per categoria e per fase fisiologica;
- della presenza di inquinanti (micotossine, metalli pesanti, eccesso sale e residui lavaggi detergenti industriali nel siero);
- del valore nutritivo e commerciale delle materie prime al fine della correzione della razione (proteina, fibra, grado di tostatura, grado di irrancidimento mangimi grassati; esame bromatologico per la ricerca di componenti estranei a quelli previsti nell’alimento);
- della valutazione dell’efficienza del sistema di trattamento del refluo (ss-rendimento del sistema; C.O.D. e B.O.D. –stabilità del refluo allo spargimento; S.O. e azoto –efficienza dei sistemi di abbattimento);
- del tenore di S.O. , azoto, fosforo, potassio , CSC del terreno al fine del corretto utilizzo del refluo;
- del contenuto di ac. linoleico e indice dello jodio del grasso delle carni suine
- del livello inquinamento dell’acqua di pozzo o di acquedotto (potabilità chimica e microbiologica
Le ragioni per diventare soci AVA sono molte
vuol dire essere membri di una associazione che rappresenta la vostra professione, essere sempre aggiornati sulle normative, partecipare a corsi di aggiornamento e di formazione professionale, partecipare a rassegne zootecniche, avere a disposizione tecnici di alta professionalità ed infine non pagare l’iva sulle prestazioni erogate